502 Bad Gateway è l’insorgenza di una comunità reale nello spazio dell’errore virtuale, una possibilità di riscrittura del codice delle relazioni umane attraverso la musica.
502 Bad Gateway si manifesta nello scenario de-umanizzato dell’estrema periferia metropolitana, dove la silenziosa geografia dei non-luoghi rivela, a chi sa ascoltare, percorsi inediti di espressione artistica e culturale.
12 ore di variazioni techno con alcuni tra i migliori artisti dell’elettronica internazionale, molti dei quali per la prima volta a Bologna.
Tra i nomi più attesi spiccano i British Murder Boys in prima italiana, il super-duo composto da Anthony Child e Karl O’Connor, rispettivamente Surgeon e Regis, nato come progetto sperimentale (“quando il punk incontra la techno”, si diceva), oggi simbolo di un’idea moderna di industrial identificata come Birmingham sound.
Un’idea di techno che si fa psichedelica e pregna di synth nel caso di Daniel Avery, inglese a confronto con il tedesco Roman Flügel in un back to back trascinante pieno di pathos e groove.
Techno che diventa sporca e cruda nel caso di Paula Temple, la “Machine Woman” dai viaggi tra vuoti cosmici dove ciò che conta è prima di tutto il rumore.
E ancora techno cruda e intransigente con Perc, uno dei produttori più stimati di oggi, promotore con la sua Perc Trax di un visione che abbraccia insieme sonorità moderne e old school.
Poi la leggenda di Detroit Stingray 313, il dj col passamontagna dall’attitudine bellicosa, con un set che ripercorre i passi che hanno reso grande il genere; Randomer, un giovane vulcano in continua eruzione, dalla break beat fino all’hardcore; Samuel Kerridge con il suo live “Fatal Light Attraction”, ritmiche violente, densi patchwork granulosi, lame di rumore e memorie post-industriali; Voiski, di scuola d’ipnosi parigina tra ambient e tinte oscure; Marco Shuttle, l’Italia che avanza nel clubbing contemporaneo.