Il progetto MIDI 2.0 è partito nel 2005 e dopo anni di attesa, durante il NAMM 2020, l’MMA e l’AMEI hanno annunciato l’approvazione del nuovo protocollo.
Domenica 19 Gennaio 2020, durante la riunione annuale della MMA MIDI Manufacturers Association, i membri presenti hanno adottato all’unanimità l’insieme completo delle specifiche del protocollo MIDI 2.0.
Nel 1983 le compagnie di strumenti musicali che si contendevano ferocemente il mercato si unirono per creare una specifica visione: il MIDI 1.0, la prima interfaccia digitale universale per strumenti musicali. Dopo quasi quattro decenni appare chiaro che il MIDI è stato creato così bene che viene tuttora utilizzato.
La sua capacità di unire computer, musica e arte è diventata una parte essenziale delle esibizioni dal vivo, della registrazione, degli smartphone e persino per il lighting design. Ora, il MIDI 2.0 porta queste specifiche un passo in avanti pur mantenendo la retro-compatibilità con gli strumenti e il software MIDI 1.0 già in uso.
I messaggi MIDI 1.0 vanno in una direzione: da un trasmettitore a un ricevitore. Il MIDI 2.0 è bidirezionale e cambia il MIDI da un monologo a un dialogo. Con i nuovi messaggi MIDI-CI (Capability Inquiry), i dispositivi MIDI 2.0 possono comunicare tra loro e configurarsi automaticamente per lavorare insieme. Possono anche scambiare informazioni sulla funzionalità che è la chiave per la retro-compatibilità: i dispositivi MIDI 2.0 possono scoprire se un dispositivo non supporta il MIDI 2.0 e quindi semplicemente comunicare tramite MIDI 1.0.
Secondo Gene Joly, attuale presidente dell’MMA:
“Il MIDI 2.0 è stato in fase di sviluppo da molto tempo perché l’industria voleva assicurarsi che avessimo creato qualcosa che sarebbe stato praticabile per decenni, essere pronti per le nuove tecnologie e mantenere retro-compatibilità con dispositivi MIDI esistenti. E ancora una volta l’industria della musica ha dimostrato di poter fare ciò che poche altre industrie hanno fatto: mettere da parte le differenze competitive e unirsi per il bene degli artisti creativi in tutto il mondo.”
Per offrire un livello senza precedenti di sfumature espressive musicali e artistiche, il MIDI 2.0 reinventa il ruolo dei parametri di controllo per il live nella conversione dei gesti delle performance umane in dati interpretabili dal PC. I parametri di controllo sono ora più facili da usare: oltre 32.000 parametri di controllo, inclusi i parametri per le singole note. La risoluzione è stata potenziata a 32 bit e sono state aggiunte nuove opzioni Note-On per il controllo dell’articolazione e per un pitch preciso della nota.
È stata poi aggiornata la gamma dinamica (velocity) e inoltre i principali miglioramenti nella temporizzazione (timing) del MIDI 2.0 possono essere applicati anche a dispositivi MIDI 1.0, infatti alcune apparecchiature MIDI 1.0 possono persino beneficiare di determinate funzionalità del MIDI 2.0.
A differenza del MIDI 1.0, inizialmente legato a una specifica implementazione hardware, un nuovo formato Universal MIDI Packet semplifica l’implementazione del MIDI 2.0 su qualsiasi trasporto digitale. Per consentire applicazioni future che non possiamo immaginare oggi, c’è ampio spazio riservato a nuovi messaggi MIDI.
I futuri sviluppi delle specifiche MIDI, come garanzia e assicurare la futura compatibilità e crescita, continueranno a essere gestiti dalla MIDI Manufacturers Association che lavora in stretta collaborazione con l’AMEI, associazione commerciale giapponese che sovrintende alla specifiche MIDI in Giappone.
Il MIDI continuerà a essere al servizio di musicisti, DJ, produttori, insegnanti, artisti e chiunque crei, esegua, apprenda e condivida musica e opere artistiche nei decenni a venire.
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