Il Berghain, famoso club techno di Berlino considerato uno dei club underground più importanti al mondo, non chiude.
La smentita è arrivata a stretto giro dopo la pubblicazione delle voci sulla presunta chiusura da parte del magazine Faze, della Berliner Zeitung, del Tagesspiegel e di molte altre testate locali.
A smentire è stato proprio il cosiddetto “insider” dal cui post su Facebook erano partite le voci e che si è rivelato essere Jürgen Laarmann, ex redattore della rivista Frontpage.
Laarmann ha chiarito, in un lungo post su Facebook, che la notizia della chiusura era priva di fondamento e frutto di voci che si sono poi rivelate false.
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Nel suo lungo post di smentita, Laarmann si addentra poi in altre polemiche che animano la scena techno, emerse in seguito a una sua intervista rilasciata alla rivista Groove, in seguito alla quale Laarmann è stato accusato di aver “venduto la cultura giovanile all’industria del tabacco” visto che all’epoca Frontpage e la Love Parade erano sponsorizzate da una multinazionale che produce una nota marca di sigarette.
Le polemiche sulla scena techno di quasi 30 anni fa interessano poco alla scena techno di oggi per la quale conta invece una sola notizia: il Berghain non chiude.