La compagnia di cuffie e altoparlanti Bose è stata implicata in una causa che accusa il produttore di spiare i propri clienti attraverso Bose Connect App.
Le accuse arrivano tramite un cliente di Bose Kyle Zak, che sostiene che la società con sede a Boston sta raccogliendo i dati sui propri clienti attraverso il suo Bose Connect App, che gli utenti utilizzano per collegare le cuffie a dispositivi, e poi vendere i dati a società di marketing di terze parti.
Zak, che ha iniziato un procedimento legale contro Bose a Chicago, è relativo al fatto che i dati creati da ciascun utente, compresi i nomi di canzoni, le abitudini di ascolto e il tipo di contenuto che ascoltano viene poi venduto a una società di data mining, che vada contro la legge Wiretap, Illinois Eavesdropping Statute e un certo numero di leggi sulla privacy dello stato degli Stati Uniti.
“Selezioni audio personali – tra cui musica, trasmissioni radio, podcast, e le scelte di conferenza – forniscono una quantità incredibile di comprensione sulla personalità, il comportamento, le opinioni politiche, e l’identità personale”.
L’azione legale chiede i danni e un’ingiunzione per impedire Bose della raccolta e la distribuzione dei dati del cliente in futuro.
Bose non ha ancora commentato le accuse.