Negli ultimi anni, nel mondo della dance è principalmente conosciuto Lee Foss, proprietario di un’etichetta a Hot Creations, e costante collaboratore dietro vari supergruppi come Hot Natured e Pleasure State.
Nel 2017, tuttavia, Lee Foss ha rivolto la sua attenzione alla sua carriera solista, pubblicando il suo album di debutto “Alchemy“.
Alchemy è stato un lungo tempo a venire. Come tale, l’album si legge come una retrospettiva, mettendo in evidenza molte delle influenze di Lee.
Alchemy è un pò anacronistico; piantati nel 2017, ci si sente come se potesse essere stato rilasciato tre o quattro decenni prima.
L’album è inoltre degno di nota per le sue collaborazioni rampanti. Lee ha reclutato alcuni dei suoi alleati più fidati, come ad esempio Anabel Englund, il quale ha lavorato in passato, sia Natured e Pleasure State, così come Camille Safiya, Anjulie e tanti altri ancora.
“L’album significa tanto per me personalmente“, dice Foss. “Poesie che ho scritto per la mia ragazza che prendono vita”.
L’album in ultima analisi, gioca in un desiderio più profondo di Foss di esplorare l’intersezione di spiritualità e credenze scientifiche tradizionali.
“Ho intitolato l’album Alchemy perché sono affascinato dalla dicotomia scientifica e spirituale rappresentativa, come una sorta di crocevia di scienza moderna e antica spiritualità”.
Standout Tracks: “Till The Light”, “Blue Is The Distance”, “Living In The City”.
L’album di debutto è disponibile in streaming qui.