Claudio Sardu, nato a Oristano e residente a Bologna dal 2007, è un bassista e compositore, co-fondatore dei Tre Sardi e un Naso (gruppo rock influenzato da blues, funk e cross-over).
Dallo scorso Aprile fa parte della band death metal A Place For Murder, prima che uscisse il suo secondo album “Swallowed by the Ocean“. Nel Gennaio 2017 ha pubblicato il primo singolo del suo progetto da solista di musica elettronica “Sardus Patter“.
Ecco l’intervista di Sardus Patter su DraftSound MyRoom:
CIAO SARDUS PATTER, BENVENUTO SU DRAFTSOUND MYROOM. INTANTO GRAZIE MILLE PER AVER ACCETTATO DI FARE QUESTA INTERVISTA CON NOI.
Ciao! Ma grazie a voi, è un piacere.
INNANZITUTTO PARLACI UN PÒ DI TE. CHI È SARDUS PATTER?
Per tale risposta devo compiere un passo indietro e presentarmi come Claudio Sardu, sono un
compositore e bassista, come ambizione ho quella di raccontarmi sotto forme diverse di espressività, nel
contesto musicale spaziando tra vari generi, come nella vita reale non ci raccontiamo nella nostra
completezza, ma attraverso frammenti, ecco chi è Sardus Patter, è il mio alter ego in chiave elettronica.
DA DOVE NASCE QUESTA TUA PASSIONE NEL MONDO DELLA MUSICA?
Sin dalla più tenera età veneravo i dischi di mio padre, amavo l’emozione che scatenava in me anche un
solo accordo di chitarra distorta, era pura libidine. Mentre ascoltavo un album sognavo ad occhi aperti di
essere io sul palco di fronte a un pubblico immaginario. Presi il basso in mano a 14 anni per formare il
mio primissimo gruppo e cominciavo a muovere i primi passi.
CHI SONO STATI I TUOI PUNTI DI RIFERIMENTO IN AMBITO MUSICALE?
Io ascolto tanti generi, ma dato che l’intervista riguarda il progetto Sardus Patter, ti dirò soltanto chi lo è
stato per la musica elettronica: già a 9 anni ascoltavo i Prodigy, grazie a mio fratello maggiore, allora
quindicenne; non posso non citare i NiN, gli Orbital, i Chemical Brothers, i Daft Punk, Ministry, Noisia,
Aphex Twin..ma anche tantissimi altri.
COSA CI VUOLE OGGIGIORNO PER PRODURRE UN PEZZO ORIGINALE CHE PIACCIA ALLA GENTE?
Per essere originale, la canzone deve essere intrisa di piena espressività della tua mente e del tuo corpo, lo capisci a livello fisico se il pezzo ti soddisfa, bisogna sapersi ascoltare, essere il tuo primo fan e soprattutto autocriticarsi e cambiare fino a quando la senti completamente tua. Devi regalare un’atmosfera unica, le note
devono essere un mezzo per raccontarti.
SCHIERATI: ANALOGICO O DIGITALE? E PERCHÉ?
Non mi schiero, anzi sono contro chi pone certi paletti, perchè preferire se si può utilizzare tutto? Sempre
se si ha la fortuna di disporre di più mezzi.
CHE STRUMENTAZIONE UTILIZZI PER LE TUE PRODUZIONI?
Basso, synth, tastiera e pc.
SECONDO TE, QUAL’È IL MIGLIOR SOFTWARE AUDIO?
Non saprei, ce ne sono molti buoni. L’importante è avere invettiva, poi qualsiasi mezzo di cui si dispone
va bene.
COME TI RAPPORTI CON I SOCIAL MEDIA IN RELAZIONE AL LEGAME CON IL PUBBLICO? QUANTO TEMPO DEDICHI AI TUOI PROFILI SOCIAL?
Abbastanza, ritengo che siabo molto importanti, certo non vanno utilizzati in maniera eccessiva, ma
adoperati con criterio i social media sono un ottimo mezzo comunicativo. Io dispongo di una pagina
Facebook, un profilo Twitter, altri su SoundCloud e LinkedIn e certamente ho un mio canale YouTube.
A CHE TIPO DI PRODUZIONI TI STAI DEDICANDO ATTUALMENTE E QUALI SONO I TUOI PROGETTI FUTURI?
Sempre per quanto riguarda il progetto Sardus Patter, nell’ immediato, sto ultimando il video per
accompagnare il mio secondo singolo “Danza Mannu Mannu!” , che uscirà a breve, per il futuro sto
pensando di realizzare un album.
HAI INTENZIONE, IN FUTURO, DI CREARE UNA TUA LABEL?
Chissà…
GRAZIE SARDUS PATTER, SEI STATO GENTILISSIMO. NOI DI DRAFTSOUND TI AUGURIAMO I MIGLIORI SUCCESSI PER IL FUTURO E PER LA TUA CARRIERA.
Grazie a voi e a tutto lo staff di DraftSound!
Potete trovare Sardus Patter su Facebook, Twitter, Youtube. Vi linkiamo anche le pagine Facebook di A Place For Murder e Tre Sardi e un Naso.
Ascoltate “Paranoia towards 21.12.2012” qui sotto:
Autore: Claudio Sardu;
Arrangiamenti a cura di: Mattia Pallotti e Alessio Pallotti.