SoundCloud ha licenziato il 40% del proprio personale e ha chiuso gli uffici di San Francisco e Londra.
“Stiamo riducendo i nostri costi per far crescere i nostri ricavi, per un futuro migliore di SoundCloud”, dice così il Co-fondatore Alex Ljung.
Con 175 milioni di utenti, contro i 140 dichiarati da Spotify e i 27 milioni che hanno sottoscritto un abbonamento ad Apple Music, SoundCloud si configura come una delle piattaforme chiave nel business della musica elettronica.
Nonostante il suo peso specifico, tuttavia, non è ancora riuscita a creare un modello di business capace di garantire all’azienda un solido sostentamento.
Ma le difficoltà del mercato musicale odierno sono generalizzate: mentre i ricavi delle grosse label sono in costante ascesa da alcuni anni, i servizi di streaming online hanno spesso visto i propri bilanci in rosso.
Pandora non è mai riuscito ad andare in positivo; Spotify, nonostante abbia un numero sempre maggiore di utenti, sembra faticare a chiudere i trimestri in pareggio.
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Amazon e Apple Music, invece, utilizzano la propria musica per attirare utenti e reindirizzarli ai loro rispettivi business principali.
Voci di corridoio accostano Deezer all’acquisizione di SoundCloud, ma è ancora tutto da scrivere. Non ci resta che aspettare.