Questo articolo è dedicato alla memoria di Chester Bennington.
Con immenso dolore da parte nostra e dei suoi fan, ieri abbiamo appreso questa brutta notizia. Chester Bennington si è tolto la vita impiccandosi in una tenuta in California.
E’ una notizia sconvolgente e che mai ci saremo aspettati, proprio meno di un mese fa i fan italiani ed europei hanno potuto ammirarlo durante il concerto agli “I Days” a Monza, ora per molti di noi quel concerto ha assunto un significato profondissimo.
Una voce limpida, graffiante piena di emozioni! Da qualche anno sui social girava voce che fosse fortemente depresso per via della sua difficile infanzia, qualche settimana fa l’ ennesimo colpo basso della vita, la morte di Chris Cornell, suo carissimo amico, front-man dei Soundgardend.
Chester gli dedicò una lettera di addio e una delle frasi che mi ha colpito di più è stata questa “Il tuo talento era puro e senza rivali, la tua voce era gioia e dolore, rabbia e perdono, amore e sofferenza tutto insieme. Non riesco a immaginare un mondo senza te dentro”.
Amicizia, quella vera, quella forte fatta di quotidianità e di condivisione tra famiglia, lavoro e la loro passione per la musica. Probabilmente la morte del suo caro amico ha fatto si che il dolore prendesse il sopravvento nella sua vita per poi arrivare a togliersela proprio nel giorno del compleanno di Chris.
Con Chester se ne va una delle voci più belle e più vere del mondo della musica, una voce che personalmente trovo inimitabile sotto qualunque aspetto, potenza autenticità e rabbia.
Con lui se ne va anche un pezzo della nostra generazione, un pezzo della nostra adolescenza, con lui e le sue canzoni abbiamo condiviso momenti della nostra vita, ricordi belli o brutti che siano! Per noi che siamo nati a cavallo tra gli anni 80-90 è un colpo durissimo, insieme ai Linkin Park siamo cresciuti e abbiamo urlato al mondo attraverso le loro canzoni la nostra gioia e il nostro dolore!
In molte delle sue canzoni Chester esprimeva i suoi tormenti, il forte dolore causato da una vita ingiusta, quel vuoto eternamente incolmabile che nemmeno l’ affetto della famiglia è riuscito a colmare. Nei suoi testi è palpabile la sua disperazione interiore, gli incubi del suo inconscio l’ ansia per ogni attimo che passa inesorabile.
Qualche giorno fa suo figlio Tyler di undici anni ha scritto un post-it dedicato al padre “Papà, goditi le prove o qualsiasi cosa tu stia facendo oggi. Ama la vita, perché è un “Castello di vetro” prendendo come spunto una delle sue canzoni appunto “Castle of Glass“.
Il presentimento di un imminente tragedia aleggiava quindi da qualche tempo in famiglia, come sempre si spera in una vittoria della vita, nell’amore per la vita ma stavolta il nostro idolo non ha retto questa tempesta, quest’incubo interiore, questo tormento.
Noi non potremo mai sapere cosa ti ha spinto ad arrivare a commettere questo gesto, noi ti ricorderemo per sempre così…CON IL SORRISO.